Domenica 29 ottobre, nel Cineteatro Comunale di Teramo, tutta la comunità locale ha tributato un caloroso ringraziamento al Vescovo Michele Seccia, prima della sua partenza per l'arcidiocesi di Lecce, che avverrà il prossimo 2 dicembre 2017.
Anche la Caritas Diocesana e il Consorzio Solidarietà Aprutina erano presenti e hanno salutato Sua Eccellenza Mons. Seccia attraverso le parole di David Rabelais Hegba, giovane rifugiato camerunense. Le parole di David sono state accompagnate dalle immagini delle attività lavorative e sportive che hanno coivolto, e coinvolgono tuttora, i richiedenti asilo. Al termine del discorso, Mons. Seccia ha ricevuto in dono la divisa da gioco della squadra di calcio dei richiedenti asilo, personalizzata e firmata da tutti i componenti, e un piatto di ceramica creato da un immigrato allievo dei maestri di Castelli: simbolo di gratitudine per le opportunità ricevute e del lavoro restituito alla collettività.
Eccellenza,
mi rivolgo a Lei a nome di tutti quelli che come me hanno lasciato la loro terra per venire in Italia.
Non è stato facile abbandonare gli affetti e la casa, del resto la vita stessa non è facile per chi come noi nasce in paesi distrutti dai conflitti o dalle carestie o in cui la povertà è la regola. Abbiamo affrontato un lungo viaggio pieno di pericoli e di dolori; in molti durante quel viaggio hanno incontrato la morte e tante volte ci siamo sentiti come Cristo sulla croce: sofferenti, umiliati, disprezzati, torturati. Come Lui ci siamo chiesti: Dio mio perché mi hai abbandonato?
Ma l’Amore del Padre si è manifestato nell’aiuto generoso di persone come Lei; persone che hanno saputo accoglierci vedendo in noi prima di tutto degli esseri umani.
Noi abbiamo sperimentato veramente come le parole del Vangelo siano parole di Vita perché eravamo stranieri e siamo stati accolti, eravamo nudi e siamo stati vestiti, eravamo prigionieri delle diseguaglianze sociali che ci segregavano nel carcere della miseria, della povertà e siamo stati liberati.
Abbiamo avuto la possibilità di conoscere la vostra cultura mantenendo la nostra, di lavorare e di trascorrere il nostro tempo libero con voi mettendo a frutto i nostri talenti e questi doni ne sono la testimonianza: il piatto di ceramica frutto dell’insegnamento dei maestri di Castelli, la maglia della squadra di calcio in cui abbiamo avuto la possibilità di giocare.
Grazie, Eccellenza, per l’aiuto concreto che Lei ci ha dato, grazie per essere stato per noi padre, fratello e guida.
A Lei, Eccellenza, tutto il nostro rispetto e la nostra amicizia per sempre.
Fotogallery (foto di Marco Calvarese):
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Fotogallery (foto di Antonio Di Giuseppe):
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Un ampio servizio sulla serata in onore del Vescovo sarà pubblicato sull'Araldo Abruzzese del 5 novembre 2017