Larino 23-26 ottobre 2017
di Giacomo Cicconi
La prima tappa del corso di formazione generale del Servizio Civile della Caritas Diocesana Abruzzo-Molise si è svolta dal 23 al 26 Ottobre 2017 a Larino (CB) nella Casa di Formazione Diocesana “Giovanni XXIII”, un ex -seminario ora ristrutturato e gestito da tre suore sudamericane. Hanno partecipato 23 ragazzi delle Diocesi di Teramo-Atri, Pescara-Penne, Trivento, Termoli-Larino, Isernia-Venafro. Moderatore ed organizzatore del corso è stato il sign.Angelo Bianchi responsabile della Caritas dell’Aquila funzionario e formatore del Servizio Civile regionale, insieme alla Dottoressa Paola De Lena, responsabile del Servizio Civile della Diocesi di Termoli-Larino.
Nella prima giornata i partecipanti si sono presentati dichiarando, tra l’altro, la motivazione che li ha spinti a scegliere il Servizio ed anche il ruolo all’interno della propria Caritas. Nel secondo giorno si è parlato della storia del Servizio Civile: dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale, facendo riferimento ad alcune figure esemplari come, per esempio, Don Lorenzo Milani. Nella seduta pomeridiana è intervenuto l’Architetto e Responsabile della Sicurezza Nicandro Vallone che ha spiegato come ci si deve comportare e quali regole si devono attuare in un luogo di lavoro. I lavori sono proseguiti nel terzo giorno discutendo del contratto che ognuno dei partecipanti ha firmato e la Carta di Impegno Etico del Servizio Civile Nazionale; in tarda mattinata è intervenuta la Dottoressa Angela Pace Responsabile del Servizio Civile della Diocesi di Lanciano-Ortona che ha parlato dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse (OPR) che è uno strumento della Chiesa ha una funzione pastorale, si occupa di far osservare sistematicamente alla comunità cristiana le situazioni di povertà e di disagio e di emarginazione presenti sul territorio, in particolare si è soffermati sulla situazione che si sta vivendo nell’Abruzzo e nel Molise. La seconda parte della giornata è stata dedicata ad illustrare alcune figure che operano all’interno della Caritas come, per esempio, quella dell’OLP (Organizzatore Locale del progetto). L’ultimo giorno è stato dedicato ai confronti e alle osservazioni finali: in tale occasione ognuno dei partecipanti ha disegnato una valigia e messo all’interno i sei valori che porterà con sé in quest’anno di servizio civile e cosa si aspetterà di fare in seguito.
In conclusione, parlando in prima persona, mi sento di dire che, da questa esperienza “lavorativa” legata al Servizio Civile, sto prendendo sempre più consapevolezza dei miei compiti, delle aspettative che gli altri ripongono nel mio impegno, dei miei doveri ed anche dei diritti. L’esperienza quotidiana mi sta aiutando a capire il valore del Servizio Civile sia nei termini di conoscenza del mondo del lavoro, sia in relazione alla constatazione dell’esistenza di realtà umane difficili e, spesso, ancora lasciate troppo sole a risolvere gli ostacoli della vita di ogni giorno. Non da ultimo la nuova realtà mi permette di stringere nuove amicizie e conoscere persone che condividono i miei stessi interessi e i miei stessi ideali. Spero, anzi sono convinto, che quest’anno di Servizio Civile sia l’occasione favorevole per crescere come persona, nelle capacità e competenze lavorative, ma anche umanamente.