Promozione mondialità

Per Caritas, educare alla mondialità significa porre all’attenzione della comunità diocesana, parrocchiale, e non solo, le problematiche fondamentali e le cause che creano sofferenza nel mondo, a partire dagli ultimi. In altre parole, significa scoprire, far conoscere, contrastare tutte le violazioni dei diritti umani; sentirsi “tutti responsabili di tutti”, pronti a rivedere i propri stili di vita e le proprie scelte quotidiane. Significa spendersi per l’educazione alla pace, per promuovere l’intercultura, il dialogo interreligioso, la comunione ecumenica in Parrocchia, nella Scuola, presso e con le istanze della Società Civile.

La Caritas diocesana di Teramo – Atri è dalla sua costituzione impegnata nella promozione della mondialità. Nel 1997 ha stretto un rapporto di gemellaggio con le parrocchie di Zitachee e di Podhum nella Diocesi di Sarajevo. Diverse le attività e i progetti attuati in Bosnia:

  • aiuto alle famiglie per la ricostruzione di abitazioni danneggiate dagli eventi bellici;
  • aiuti alimentari in occasione delle festività;
  • costruzione di una Cappella in legno per sostituire la Chiesa Parrocchiale gravemente danneggiata e profanata;
  • aiuti per la mensa dei poveri istituita dai padri francescani della Parrocchia di Vares;
  • fornitura di arredamenti (letti, materassi e poltrone letto) per una casa di formazione e ritiri gestita dalle Ancelle del Bambin Gesù nella località di Livno.

Nel 1999 la Caritas diocesana ha risposto all’emergenza kosovara attraverso l’invio di derrate alimentari ai profughi. Gli aiuti furono mandati attraverso organizzazioni umanitarie (SOS) e l’associazione RINDERTIMI con destinazione un campo profughi di kosovari in Albania, gestito da Don Antonio Sciarpa, della Diocesi di Avezzano.

Nel 2001, in collaborazione con alcune Caritas della Regione Ecclesiastica Abruzzese-Molisana, è stato realizzato un progetto di costruzione di 16 case nella Parrocchia di Pester, sita in una delle zone più povere del Kosovo.

Più di recente, il 28 dicembre 2014, è stata organizzata la prima giornata di preghiera interreligiosa. Nel Centro di Accoglienza dei richiedenti asilo “Villa Emmaus” di Castagneto - Teramo, mussulmani, cattolici e ortodossi si sono riuniti per pregare assieme per la pace. Il Vescovo di Teramo – Atri, Mons. Michele Seccia, ha ospitato l’Imam di Teramo Mustapha Batzami e il padre ortodosso rumeno Laurentiu Costache.

La Caritas diocesana ha stilato assieme alle altre Caritas della delegazione regionale Abruzzo – Molise “Migranti e rifugiati ci interpellano”, un appello inviato a tutti i vescovi per il coinvolgimento degli uffici pastorali e delle parrocchie delle singole diocesi, nonché della popolazione civile. «Educare le comunità ecclesiali e civili – recita l’appello della delegazione Caritas – per moltiplicare l’impegno per la promozione dello sviluppo integrale della persona, educare alla responsabilità etica nell’economia e agli stili di vita sobri e rispettosi dell’ambiente, educare alla non-violenza, educare i cristiani al bene comune e alla responsabilità solidale».

(E’ possibile scaricare l’intero documento al link Migranti e rifugiati ci interpellano – Appello delle Caritas di Abruzzo e Molise).

La Caritas diocesana partecipa inoltre a “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”, titolo della campagna nazionale di sensibilizzazione e formazione elaborata dagli organismi, dalle associazioni e dai movimenti cattolici italiani per rispondere unitariamente all’appello del Papa «a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo».

Per saperne di più: Cibo per Tutti

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