L’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 oltre che sanitaria sta diventando sempre più un’emergenza sociale diffusa anche nella nostra provincia.
Un’emergenza che sta colpendo soprattutto chi già vive situazioni di difficoltà o di fragilità facendo crescere in modo esponenziale nuove e più importanti situazioni di povertà.
Questa seconda fase di contagio e quindi di conseguenti misure di chiusure e restrizioni rischia di accrescere sia il numero dei singoli che quello delle famiglie che non riescono a garantirsi una condizione di vita dignitosa e sufficiente. Siamo di fronte ad un generale senso di paura: crescono le preoccupazioni sul lavoro e sul reddito, cresce la mancanza di relazioni, crescono le difficoltà anche per i bambini limitati e condizionati nei loro giochi e nella loro attività scolastica.
Da un’analisi della situazione nella città di Teramo risultano in uno stato di difficoltà migliaia di persone, con associazioni di volontariato, enti, aziende, privati cittadini che quotidianamente si adoperano in iniziative di solidarietà.
Le persone in difficoltà sono per lo più italiane, molti sono anziani, molte sono le donne. Una persona su due sono nuovi poveri, disoccupati, persone che hanno perso il lavoro e il reddito, lavoratori in attesa di percepire le somme degli ammortizzatori sociali, persone che prima del Covid-19 sopravvivevano con piccoli lavori, non regolarizzati e pertanto senza alcun sussidio.
In una situazione così difficile noi non possiamo non fare azioni concrete che incidano immediatamente e positivamente sulla vita di queste persone. Non possiamo non dare il nostro aiuto alle persone più fragili a quelli che spesso vengono identificati come “gli ultimi”.
Ed allora, per intervenire concretamente e rapidamente, proviamo a collaborare con le associazioni di volontariato, associazioni organizzate sul territorio che anche in una fase difficile come questa continuano e riescono a garantire un pasto, un’abitazione, una condizione di vita migliore a migliaia di persone in difficoltà.
Per questo riteniamo necessario prevedere azioni e comportamenti tali da consentirci di strutturare progetti di aiuto e solidarietà anche prevedendo nel bilancio della nostra categoria una somma annuale dedicata a progetti di solidarietà. Consideriamo necessario partire con un primo progetto da realizzare con una delle associazioni di volontariato più attive e presenti nel nostro territorio: la Caritas Diocesana. Intendiamo quindi sottoscrivere un protocollo nel quale definiamo il nostro impegno economico, la durata e le modalità di trasferimento delle risorse, le finalità e gli obiettivi da raggiungere.
La Caritas Diocesana è un’associazione che si rivolge innanzitutto alle persone ed alle famiglie in situazione di difficoltà e di bisogno, attraverso un primo ascolto e un servizio di orientamento, in rete e collaborazione con i Centri d’ascolto parrocchiali, i Servizi sociali comunali e le altre associazioni, ecclesiali o meno, presenti sul territorio. Nel cuore della città, all’interno della sede della Caritas Diocesana, è collocata la mensa. Il refettorio, aperto sette gironi su sette, accoglie quotidianamente persone frequentatori abituali e occasionali. In questi mesi, causa le problematiche Covid 19, i pasti non vengono consumati in mensa ma vengono confezionati da asporto.
Nell’ambito dell’attività quotidiana del Centro d'ascolto, gli operatori sociali, verificata l’esistenza di una condizione di disagio socio economico, rilasciano un’autorizzazione per l’attribuzione di un credito di spesa. Spesa da poter effettuare presso l’Emporio della Solidarietà, un piccolo supermercato rivolto, nel pieno rispetto della loro dignità, a nuclei familiari in condizione di disagio e di reale difficoltà economica. La Caritas distribuisce inoltre sussidi per il pagamento degli affitti, delle utenze domestiche, per l’acquisto di materiale scolastico e di materiale informatico per la didattica a distanza dei ragazzi. Ha strutturato infine una raccolta di indumenti usati, ma in buono stato, da adulto/a e da bambino/a da donare a persone in difficoltà.
Ed allora, al fine di aiutare concretamente chi aiuta le persone più fragili, deliberiamo di versare sul conto corrente della Caritas di Teramo una somma complessiva di euro 5.000,00. Il versamento sarà effettuato attraverso un bonifico bancario mensile di euro 1.250,00, da dicembre 2020 a marzo 2021. Tale contributo verrà utilizzato dalla Caritas di Teramo per sostenere e garantire, nello stesso periodo, a famiglie in difficoltà l’acquisto di prodotti alimentari presso l’Emporio della Solidarietà sito in Via Tevere a Teramo.
Le risorse (5.000,00 euro) saranno raccolte e rese disponibili sia attingendo al bilancio dello Spi Cgil di Teramo e sia attraverso azioni di solidarietà da parte dei compagni e delle compagne dello Spi e della Cgil.
Teramo 27 novembre 2020
SPI CGIL TERAMO
Luigi Scaccialepre
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