Lo scorso 8 dicembre, con l'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, ha preso il via il Giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco il 13 marzo 2015, a due anni dalla sua elezione al soglio pontificio. In quella occasione il Santo Padre invitò tutti i credenti a vivere questo tempo di grazia per toccare con mano la tenerezza del Padre misericordioso, «perché la fede di ogni credente si rinvigorisca e così la testimonianza diventi sempre più efficace».
E proprio per il Giubileo della Misericordia, Il Pontefice ha introdotto un'importante novità. Per la prima volta, il 13 dicembre è stato celebrato in tutto il mondo il rito di apertura delle Porte Sante della Misericordia anche nelle singole diocesi, in particolare nelle Cattedrali o nelle Chiese particolarmente significative o in Santuari di particolare importanza.
Per questa ragione, anticipando di un giorno il momento in cui Papa Francesco apriva la Porta Santa della sua cattedrale di San Giovanni Laterano, a Roma, sabato 12 dicembre è stata aperta anche la Porta della Misericordia nel corpo della vecchia Basilica di San Gabriele – Santo dei giovani e patrono d'Abruzzo – a Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo. Al momento della solenne cerimonia il Vescovo della diocesi di Teramo e Atri, Mons. Michele Seccia, è stato aiutato da un malato in carrozzina.
Prima dell'apertura della Porta, il Vescovo ha celebrato la Messa nella nuova Basilica, insieme all'intero presbiterio della Diocesi e davanti a quasi 5.000 persone. Mentre altre duemila persone hanno seguito la celebrazione dall'esterno.
Nella serata di domenica 13 dicembre Mons. Seccia ha poi aperto anche la Porta Santa nel duomo di Teramo e quella del Santuario della Madonna delle Grazie, sempre a Teramo.
Il messaggio lanciato da Papa Francesco con tale iniziativa, è di guardare alle periferie del mondo, agli ultimi, ai dimenticati, ma non da Dio. In questo spirito si spiega la decisione di Papa Francesco di aprire il 29 novembre scorso, prima domenica di Avvento, la Porta Santa nella Cattedrale di Bangui, nella Repubblica Centrafricana. Una semplice porta di legno, con pochi orpelli, in una città divenuta così capitale della pace e simbolo della misericordia.