Riflessioni a partire dai libri Il confine umano e Mediorientati.
Teramo, venerdì 26 maggio 2017, Facoltà Scienze Politiche - Sala lauree.
Riflessioni a partire dai libri Il confine umano e Mediorientati.
Teramo, venerdì 26 maggio 2017, Facoltà Scienze Politiche - Sala lauree.
L'intera esperienza, svolta con otto ragazzi del centro d'accoglienza di Cellino Attanasio (TE), gestito dal Consorzio Solidarietà Aprutina, è cominciata il 21 luglio 2017 e si è conclusa il 10 agosto dello stesso anno.
Gli otto ragazzi, assistiti dagli operatori del Consorzio e dall'insegnante del Cpia Maura D'Agostino, hanno partecipato all'edizione 2017 della Caprafico Cup, svoltasi nel campo comunale di Forcella, in Provincia di Teramo. La squadra, composta da soli richiedenti asilo, è arrivata alle fasi finali della manifestazione, distinguendosi, anche a detta degli organizzatori, per l'impegno, il rispetto e la serietà. Nel corso del torneo, a causa del ritiro di una delle squadre avversarie, tutti i ragazzi del centro d'accoglienza, grazie alla cortesia degli organizzatori, hanno avuto la possibilità di sfidarsi in una bellissima partita sul campo predisposto per la manifestazione.
Questo è accaduto la sera del 30 luglio (l'intero torneo si è svolto di sera, dalle 20:30 alle 23:00 circa): anche l'arbitro, dismettendo gli abiti ufficiali per l'occasione, ha giocato e gioito insieme ai ragazzi, sotto gli occhi divertiti e partecipanti degli organizzatori. Alla fine della serata, tutti si sono ringraziati reciprocamente. Non c'è nessuna casualità in tutto questo: piuttosto è il frutto spontaneo di una manifestazione predisposta nel segno dell'amore per lo sport e della socialità. Inoltre, nonostante fossero soltanto in otto a giocare, sui venti ospitati a Cellino Attanasio, tutti i ragazzi sono stati coinvolti: hanno tifato e sostenuto i loro compagni, come se tutti fossero parte compatta dell'impresa. Purtroppo è arrivata soltanto la finale per il terzo posto, ma nonostante ciò la manifestazione è valsa a rafforzare i legami sociali tra gli ospiti del centro d'accoglienza e tra essi e gli operatori. A margine di ogni incontro, infatti, si sono create occasioni di dialogo e di scambio reciproci, fino alla serata del 10 agosto quando tutti i lavoratori del Consorzio e i ragazzi si sono ritrovati in una grande festa, per cenare e relazionarsi, presso il centro d'accoglienza di Cellino Attanasio.
Un evento riuscitissimo, grazie sopratutto all'impegno e all'amorevolezza dei proprietari dell'Agriturismo Conti di Monteverde Basso, dove sono ospitati i ragazzi, veri e propri esempi della buona accoglienza. Obiettivo della partecipazione al torneo, che ha comportato spese per l'iscrizione e per il trasporto, era quello di creare un'occasione di relazione per i ragazzi attraverso ciò che più li appassiona e li unisce: il calcio. Infatti, nel corso della nostra pluriennale esperienza, siamo arrivati alla conclusione che lo sport, nello specifico il calcio, è uno degli strumenti più potenti per l'integrazione, in quanto popolare e interessante. Nel far questo, però, non abbiamo dimenticato di considerare anche l'aspetto materiale e utilitaristico: la posta in palio era un premio di 1200 euro, che i ragazzi stessi avrebbero utilizzato per organizzare una grande festa aperta a tutti gli ospiti del Consorzio Solidarietà Aprutina. Purtroppo questo ultimo obiettivo è venuto a mancare, ma nonostante tutto i ragazzi si sono divertiti e appassionati, hanno ampliato la loro conoscenza della società ospitante e hanno fatto un passo in avanti nella loro integrazione. Ci siamo lasciati con la promessa di partecipare nuovamente alla prossima edizione del torneo, sperando questa volta di uscirne vincitori.
Il Consorzio Solidarietà Aputina edita anche il giornalino "Sulla stessa barca...", periodico di informazione sui temi dell'inclusione sociale.
"Sulla stessa barca" coinvolge direttamente le persone a cui si rivolge il Consorzio, permettendo loro di raccontare le proprie storie e di condividere esperienze.
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